27 agosto al 29 novembre 2020,TBA21–Academy apre al pubblico ad Ocean Space la mostra Territorial Agency: Oceans in Transformation
L’esposizione multimediale realizzata dagli architetti Territorial Agency e curata da Daniela Zyman è uno degli studi più dettagliati sullo stato degli oceani dell’Antropocene, risultato di un progetto di ricerca durato tre anni. Gli oceani sono minacciati e trasformati dalle attività umane: una delle conseguenze più evidenti è l’innalzamento del livello del mare, come si può già vedere a Venezia. La grande installazione led sulla facciata di Ocean Space, sulla ex Chiesa di San Lorenzo, indica dove sarà il livello della Laguna a fine secolo.
A partire dal 27 agosto 2020 Ocean Space aprirà di nuovo al pubblico la Chiesa di San Lorenzo per la seconda sua stagione espositiva, che vede protagonista la mostra curata da Daniela Zyman Territorial Agency: Oceans in Transformation. L’esposizione è frutto di una ricerca interdisciplinare durata tre anni e commissionata da TBA21–Academy a Territorial Agency, lo studio fondato da John Palmesino e Ann-Sofi Rönnskog. La mostra sarà visitabile gratuitamente fino al 29 novembre 2020. Ocean Space, il forum artistico, di ricerca, sensibilizzazione e sostegno agli oceani, aperto nel 2019 e guidato a Venezia – osservatorio privilegiato – da TBA21–Academy è ora più che mai un attore importante nel dibattito internazionale sul tema dell’impatto dell’attività umana sugli oceani, viste le conseguenze dovute all’acqua alta che ha colpito la città lagunare a novembre dello scorso anno, raggiungendo il livello più elevato in oltre mezzo secolo. Territorial Agency: Oceans in Transformation è un esempio concreto del contributo di Ocean Space al dibattito internazionale sulla cosiddetta era dell’Antropocene. Come anticipazione dei temi della mostra, durante i mesi di chiusura forzata dello spazio espositivo a causa del Covid-19, è stato possibile approfondire online sulla piattaforma open access Ocean Archive (ocean-archive.org) le sette traiettorie alla base della ricerca di Oceans in Transformation (dal Mare del Nord al Mar Rosso, il Medio Atlantico, la Corrente del Golfo, il Pacifico Equatoriale, l’Asia Metropolitana, il Vortice dell’Oceano Indiano e la Corrente di Humboldt, che sarà online dal 24 luglio), che costituiscono il cuore della mostra a Ocean Space. John Palmesino e Ann-Sofi Rönnskog tracciano infatti lungo tali traiettorie spaziali, le interconnessioni dei processi ambientali ed economici in atto negli oceani, minacciati costantemente dalle attività umane come la pesca intensiva, l’estrazione mineraria in alto mare e altre forme di estrazione e inquinamento, che ne modificano le correnti, le energie e l’ecologia. Per rendere tutto questo ancora più evidente, è già visibile sulla facciata della Chiesa di San Lorenzo l’installazione più d’impatto di Oceans in Transformation: “When above…” è una luce led, posizionata a 3,5 metri di altezza, che indica il livello dell’innalzamento dei mari che verrà raggiunto a fine secolo a causa dell’azione dell’uomo sull’ambiente, in base alle proiezioni del Gruppo Intergovernativo sul Cambiamento Climatico.
All’interno di Ocean Space, le elaborazioni dei big data presi in esame della ricerca verranno mostrati su trenta grandi schermi, invitando i visitatori a prendere consapevolezza dell’impatto delle attività umane sul sistema oceanico. Attraverso questo studio ad ampio spettro, Oceans in Transformation si prefigge lo scopo positivo e propositivo di individuare nuove forme di collaborazione per unire ambiti che immaginiamo separati. Le componenti vitali del sistema terrestre, sempre più alterato dal riscaldamento globale, vengono riarticolate attraverso composizioni stratificate che associano, ad esempio, l’inverdimento dei deserti africani e la deforestazione dell’Amazzonia. Il progetto di ricerca mostra un modo diverso di immaginare gli oceani, pensati come componente fondamentale di un pianeta vivente, proponendo di limitare le attività umane quali la pesca, il trasporto e l’estrazione d’alto mare, e ripristinando gli ambienti marini. Le soluzioni per far fronte a questa minaccia sono note, ciò che manca è il pensiero di poter intervenire.
Il processo collaborativo di TBA21–Academy e Territorial Agency TBA21–Academy e Territorial Agency hanno collaborato con una rete di ricercatori e istituzioni, sviluppando una mostra che attinge agli studi più avanzati nell’ambito delle scienze, della politica, della cultura e dell’arte. Ampliando la ricerca, TBA21–Academy ha lanciato il programma di borse di studio Ocean Fellowship a Ocean Space.
SEDE Ocean Space, Chiesa di San Lorenzo, Campo San Lorenzo, Castello 5069; 30122 Venezia, www.ocean-space.org; ORARI DI APERTURA, Mercoledì-domenica, chiuso lunedì e martedì, 11.00-18.00, CONTATTI UFFICIO STAMPA, Ocean Space Press Office, press@ocean-space.org, www.ocean-space.org/it/press, Agenzia di comunicazione internazionale, Scott & Co, Charlotte Wittesaele charlotte@scott-andco.com, Agenzia di comunicazione italiana, CASADOROFUNGHER Comunicazione; Elena Casadoro Kopp / +39 334 8602 488 / elena@casadorofungher.com, Francesca Fungher / +39 349 3411 211 / francesca@casadorofungher.com, www.casadorofungher.com;