Massimo Minini, presenta le opere di Peter Halley, uno dei più importanti pittori americani della sua generazione (gli anni Ottanta del secolo scorso).
Il lavoro di Halley nasce con Jeff Koons, Haim Steinbach, Meyer Vaisman, che fin da subito appaiono come gli artisti che cambieranno l’arte americana dopo il minimalismo e il concettualismo, ma il lavoro di Halley si distingue per rigore e invenzione al contempo, doti a volte molto rare in artisti contemporanei.
La mostra ospita un insieme di dipinti, realizzati per la prestigiosa galleria italiana, con sede a Brescia e Milano, ovvero uno dei più appassionanti e originali luoghi per l’arte, che resiste agli stravolgimenti del mercato.
Le opere esposte
sono state appositamente concepite dall’artista, che ha già esposto da Minini
con mostre personali negli anni dal ‘97 al 2012.
Questa ultima, aperta il 27 febbraio, in pieno lockdown, resterà visibile fino
a maggio prossimo, ed è una mostra coraggiosa perchè rappresenta, malgrado l’impegno
organizzativo ed economico della galleria, in un momento così delicato, una attenzione nei confronti del lavoro
dell’artista e del mondo della produzione artistica internazionale, attraverso
opere per la prima volta in Europa con i nuovissimi dipinti sagomati realizzati
da Halley.
Una “cometa” di speranza per l’arte, per il presente, il futuro, attraverso un tributo dell’artista alla classica geometria pittorica, però con una conquista della spazialità dell’opera che sorprende per eleganza, composizione, nitore e uso del colore, quasi sempre primario e addirittura fluorescente. Si colgono evidenti “prestiti a trasfigurazioni” al mondo del design grafico, della comunicazione digitale, della pubblicità, in un modo che solo gli artisti come Halley riescono a sintetizzare dentro opere d’arte. Quelle in mostra, oltre allo spessore espressivo e dimensionale, tipico del lavoro di questo prestigioso pittore americano, presentano una costante spezzatura del perimetro che li rende “oggetti” mobili, instabili, in equilibrio precario e in dialogo con lo spazio in cui si inseriscono, e in alcune parti laterali appaiono come un’ombra, dando alla tela un aggetto ancora maggiore che ne aumenta la suggestione e la forza espressiva.
La mostra sarà visibile in galleria solo su appuntamento.Info: galleria Minini, Via Apollonio 68 – 25128 Brescia tel. 030383034 info@galleriaminini.it www.galleriaminini.it