Ylenia Petrini, vive e lavora a Firenze, è una giovane grafica che ha la passione e il talento per l’illustrazione, disciplina coltivata con interesse, come si nota dal suo percorso attuale, presso la Scuola Internazionale di Comics del capoluogo toscano, dove Ylenia si diploma in Graphic Design. I disegni di Ylenia sono di una leggerezza eterea, ma al contempo il segno nero, fluido, li rende umani e concreti, li trasforma in figure amabili, quasi reali, nella interpretazione che ciascun disegno rappresenta di noi, del nostro mondo, dell’universo attuale. Alice, Fiore, Rinascita, Ossessione, sono i titoli dei diversi “sogni” che la penna di Ylenia traduce in momenti di vita e identità. Il bianco e nero è rigoroso e con stile grafico riconoscibile, ma si fa anche morbido, sensuale, intrecciato, complesso, e traccia segni che si srotolano e si fanno volti, corpi, dettagli, capelli come foreste. Il lavoro di Ylenia, ricorda le illustrazioni di più generazioni di disegnatori italiani, evoca la continuità di un “segno” italiano che può essere dell’artista, dell’architetto, del grafico, dell’illustratore, dello stilista, con la capacità espressiva di essere rappresentativo di una fisionomia ed espressione che è tipica di una cultura dell’italianità e mediterraneaità.
Ylenia si dichiara da sempre appassionata di fotografia, e da una anno a questa parte, con l’esplosione della pandemia da COVID-19, l’essere costretta a casa, come tutti, “mi ha spinto a creare per mezzo di un’altra delle mie passioni: il disegno.”E’ dalla crisi pandemica che Ylenia inizia, esattamente un anno fa, e da qui in poi lasciamo a lei descrivere “il viaggio di Glabour (letteralmente graphic-labour”), la mia pagina Instagram, con la quale condivido le mie figure femminili.”
“Glabour (che anche ricorda la parola “glamour” e insieme è all’opposto del glamour) è un cammino verso la scoperta di sé, delle proprie stagioni interiori. I temi trattati: la conoscenza e la positiva accettazione di sé, l’espressione delle proprie emozioni, la consapevolezza delle angosce profonde che appartengono a tutti noi e il desiderio di eradicarle per tornare ad avverare il nostro io originario. Le donne di Glabour si bilanciano tra il peso che il vivere quotidiano talvolta ci impone e l’allegria e la spensieratezza. Stravaganti, trasognate, a tratti oscure, ma sempre indipendenti, popolano il mondo del nostro inconscio. Nessuna di loro è perfetta, ognuna è unica e allo stesso tempo uguale a noi.”
Mi piace concentrare l’attenzione in particolar modo sui capelli, da sempre mezzo di espressione della creatività femminile. Li ricollego ai pensieri, alle paure, ai desideri nascosti: nei miei disegni spesso prendono vita e forma, esprimono ciò che a volte esitiamo a confessare anche a noi stessi.
Mi attraggono molto le illustrazioni minimal e dai tratti puliti: amo quando un’immagine riesce a dire tanto impiegando poche linee o figure. Faccio un grande uso dei pattern, che mi piace creare personalmente e prediligo il bianco e nero. Il mio intento è che l’osservatore si perda nel disegno: è per questo che, in questo progetto, escludo colore e tratti marcati, tutto deve risultare come un piacevole labirinto, in cui l’occhio viene attratto e si lascia trasportare.
Collaborazioni: In questo anno ho avuto l’occasione e il piacere di realizzare illustrazioni per alcune aziende, come Osteria del Chianti. L’Agenda 2021 LABODIF (Istituto di ricerca e Laboratorio di formazione e consulenza) ospita una delle mie illustrazioni. Sempre nel 2020 ho disegnato il logo per lo storico Coro dei Cantori di San Giovanni di Firenze. In passato, sono stata selezionata per il miglior storyboard al Web Marketing Festival di Rimini, il logo da me creato per il contest nazionale indetto dal Talent Garden di Genova per S.P.I.M. – Società per il Patrimonio Immobiliare di Genova- è arrivato tra i primi dieci e un mio manifesto illustrato è stato selezionato fra altri, a livello mondiale, da Greenpeace. Nel 2014 ho esposto alcuni miei scatti nell’ambito di una mostra collettiva, organizzata a Firenze in collaborazione con altri artisti, dal titolo “Tempora – Ritratti di stagione”.