SIMPOSIO, ovvero come finisce In-ruins

Danila Gambettola in Deposta by Traslochi Emotivi_ Simposio_Parco Archeologico di Sibari_photo courtesy In-ruins and Akshay Mahajan

Deposta, Traslochi emotivi. Una terra agitata da andirivieni, mutata nel suo paesaggio, quella che smaschera dalle miserie le rovine di Sibari. Deposta è una pulsazione ritmica convulsa che si infrange su delle membrane di pelle mentre i cimbali tintinnano. È passi placidi, compiuti tra le fragilità di reperti emotivi inconsumabili. È penombra, poi sera. I colori sfumati del tramonto si scuriscono a sera, lasciando all’occhio quella profondità che nasce da scorci e ombre. Tempo e spazio, sono dilatati: interagiscono, dialogano tra di loro, si integrano e non si escludono. Il transitare tra memoria e larghe attese irrompe in una germinazione di suoni sulla soglia sottile della capacità di riconoscersi nell’altro, per quanto diverso. Un’educazione frammentaria di immagini fuggevoli nel sintomatico bisogno di guarigione dai cortocircuiti dell’incertezza, che inganna la mente e lusinga lo stomaco. Ritrovamento nella creazione durante la ricerca. Due corpi – quelli di Giulia Currà e Danila Gambettola – attraversati da uno scorrere sovrappensiero nell’attesa di un risveglio. Spugne che assorbono l’esperienza dello sguardo nel “sé” sulla proiezione attraverso la materia. Spugne che rigettano luci di veicoli che corrono veloci. Un passaggio nella complessa scommessa dell’asfalto, passato da parte a parte, nella previsione di una rassicurante piazzola di sosta. Composte temperature emotive saturano la delicata transizione tra impulsi vitali e mortiferi nell’attraversamento delle linee di mezzeria, in una progressione che rappresenta il valore labile della vita. Una macchina si ferma, poi riparte allentando la tensione. Qualcosa si è compiuto: separazione, transizione, reintegrazione.   Erika Colistra

Questo bellissimo incipit della sensibile Erika Colistra, da il via alle riflessioni dopo la conclusione della Residenza d’Artista In-ruins, edizione 2023, al Parco Archeologico di Sibari. Dal testo curatoriale, anche questo moto suggestivbo ed efficace, riprendiamo alcune parti di seguito. SIMPOSIO, con Arie Amaya Akkermans, Simon Bellouard, Beatrice Celli, Akshay Mahajan, Matilde Sambo, Traslochi Emotivi, Cañadas & Muruam, racconta di una residenza d’artista durata trenta giorni in cui otto artisti e artiste nazionali e internazionali condividono esperienze, cibo, vino, studi, ricerche e pratiche all’interno dell’esteso paesaggio di Amendolara, di Sibari e del suo Parco Archeologico e Museo Nazionale in cui l’identità, la storia e le storie di questi luoghi sono custodite.

L’edizione 2023 della residenza di In-ruins si connota così, come un peripato espanso, crocevia e al contempo approdo artistico, filosofico, culturale, politico, dove l’archeologia diventa un terreno umido in cui visioni magiche si stagliano nell’interstizio del frammento storiografico, uno spazio immaginifico dove il fango difforme si fa protostoria di ricordi che non esistono, eppure oniricamente tangibili. Ciò che risuona è un Sud magico, ebbro di viscere e cielo, di mani che mutano il paesaggio e riti che consacrano il tempo. In Collana per Gigantesse di Beatrice Celli, reperti archeologici immaginari diventano dispositivo di narrazioni fantastiche e iconografie alternative: tracce di anatomie perturbanti e mondi femminili possibili. Tra realtà e finzione si imprimono anche le orme della chimera che abita gli scatti di Simon Bellouard che, come in un antico bestiario, sfugge a categorizzazioni e sopravvive, nel mito, ai margini di antiche rovine. Oltre la storia si situa L’archivio dell’Invisibile realizzato da Akshay Mahajan che, esplorando i depositi del Museo, come in un teatro, rompe le quinte per raccontare del lavoro silenzioso di archivisti, tipografi, fotografi e tecnici che rendono possibile la ricerca archeologica senza mai essere visti. Tra visibile e invisibile si incastra il presente delle rovine stesse del Parco Archeologico di Sibari, tenuto in vita da un complesso sistema di aspiratori che ne rimandano l’inesorabile inabissamento tra flebili respiri. Quanto ancora potrà resistere questo luogo ad acqua, aria, tempo, futuro? Un interrogativo che permea, in scala differente, le tre vasche metalliche che costituiscono Irabis, l’opera di Matilde Sambo in cui miniature monumentali di argilla si sciolgono lentamente dentro specchi d’acqua, evocando destini intimi ma planetari e geologici.

La costante mutevolezza e dinamicità del paesaggio e dell’intervento umano fondano la ricerca svolta in Sedimentazione del Paesaggio del duo Canadas&Murua che, per tutto il corso della residenza, hanno esplorato orografia e colture del territorio; visitato coltivazioni e consorzi; raccolto semi, frutti e odori confluiti in una pavimentazione funzionale ma organica, destinata quindi a tornare a farsi terra. Una terra, quella della Calabria, di approdi, soste e partenze, impregnata di traslochi e diaspore di cui l’architettura affettiva, come nell’archeologia, non ha ricostruzione se non a ritroso nella memoria di custodi e guardiani di un Sud disabitato e fantasmatico. Di questo lascito si fa deriva e dimora l’incanto e l’incontro vivo di corpi e suoni nell’apparizione-performance Deposta di Traslochi Emotivi: una memoria dell’altrove sulla soglia tra vita e morte che propone un rito pagano situato ai margini del Parco, dove l’immagine delle rovine si confonde con rombi e motori della SS106. Un’altra strada definisce, invece, l’orizzonte metafisico della lecture-performance Go Straight to the Right, Having Kept Watch on All Things Very Well di Arie Amaya Akkermans che, partendo dall’illeggibilità delle istruzioni per l’aldilà contenute in antiche tavolette orfiche, racconta di un viaggio tra mondi, fino e oltre gli inferi, dove frammenti irreconciliabili si fanno metafora di una domanda sotterranea e fondamentale che attraversa l’intero discorso proposto da Simposio: cos’è, in ultimo, un fatto archeologico?

                                                                                                                                

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