A “CASA ITALIA” PARIGI

Fino all’11 agosto per la prima volta aperta al pubblico. di Valentina Piscitelli

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Nel parco più vasto della capitale della Francia, a pochi passi dagli Champs-Élysée, in un edificio color crema in stile Napoleone III, immerso nel Bois de Boulogne, la sera del 23 giugno 1894 si svolse una cena voluta dal barone Pierre de Coubertin per celebrare la nascita dei Giochi Olimpici dell’era moderna. In quello stesso edificio, Le Pré Catelan, apre per la prima volta al pubblico, fino all’11 agosto, Casa Italia Parigi 2024. Il luogo è stato scelto dal CONI per accogliere gli atleti dell’Italia Team e i suoi ospiti durante i Giochi della XXXIII olimpiade per rafforzare il concetto della fratellanza con i nostri vicini francesi. Il tema “Ensemble” viene declinato attraverso un percorso espositivo e scenografico sorta di diorama emozionale a cavallo tra arte, architettura e design. Di questo progetto si segnala, forse per la prima volta in un’occasione come questa, una grande cura dell’architettura d’interni in forma di “progetto scenografico” coordinato da IT’S Vision Studio, il design d’interni di Atelier Bianca E. Patroni Griffi, il progetto paesaggistico di Studio Natura Architettura, inoltre l’originale progetto di identità visiva di Leonardo Sonnoli, nonchè la particolare attenzione agli aspetti illuminotecnici di Fabertechnica e Massimo Pascucci.

L’Italia è il Paese più prossimo alla Francia dai tempi dell’Impero romano, in un’epoca lacerata da nuovi conflitti e da minacce pandemiche, il progetto immagina che una nuova utopia e una nuova pace possa essere veicolata da una rinnovata “Fratellanza”, un  Ensemble, concept alla base del progetto Casa Italia Parigi 2024. I curatori: Lorenzo Pellicelli (CONI) e Beatrice Bertini, hanno ripensato il concetto di hospitality house a dispositivo per raccontare la cultura italiana, trasformando Le Pré Catelan in un luogo di dialogo tra le arti.

Spazio relax, (credit P. Savorelli)

Il percorso espositivo, curato da Beatrice Bertini e Benedetta Acciari,  prevede la presenza di opere di 19 artisti italiani (Vincenzo Agnetti, Marco Bernardi, Giovanni Bonotto, Sergio Breviario, Claire Fontaine, Paolo Delle Monache, Alberto Di Fabio, Agostino Iacurci, Francesco Jodice, Margherita Moscardini, Matteo Nasini, Gabriele Picco, Julie Polidoro, Riccardo Previdi, Edoardo Tresoldi, Marinella Senatore, Stalker, Patrick Tuttofuoco, Fabio Viale), gli arredi e oggetti di 32 designer (tra questi Francesco Binfaré, Fernando e Humberto Campana, Jacopo Foggini, Masanori Umeda per Edra, Marco Lavit, Patrick Norguet, Marcello Ziliani per Ethimo, Mario Bellini, Piero Lissoni, Patricia Urquiola, Tokujin Yoshioka) che hanno lavorato per 11 aziende di eccellenza italiane del mondo del design. Il progetto architettonico, come detto in precedenza, è opera dello studio di architettura IT’S, che facendo propria l’interpretazione del sociologo Tim Ingold, traspone il concetto di mondo pensato come maglia di un tessuto di linee annodate insieme dove i nodi sono il centro delle cose. Un progetto che propone un legame fra il nuovo e l’esistente, fra artificio e natura; facendo ricorso al tema dell’intreccio, insito nei Cerchi Olimpici. È il tessuto che rende manifesto l’intreccio di fili, ovvero l’idea di costruire insieme mediante legami ed è il tessuto la principale materia dell’allestimento di Casa Italia. Concepita come una serie di stanze nelle stanze, la Casa appare come un avvicendamento di nuovi ambienti installati nelle architetture ottocentesche mediante l’utilizzo di un tessuto semi-trasparente, in un continuo processo di reciproca valorizzazione che si riverbera anche negli spazi esterni. Questa incessante osmosi emerge anche nel design d’interni, firmato dall’Atelier Bianca E. Patroni Griffi, in cui una selezione di elementi di design iconici, sia del passato che contemporanei, sottolinea un forte dialogo, estetico e di senso con il contesto e l’allestimento, attraverso la scelta delle forme, dei colori, delle materie.

Sala meeting, tavoli e sedie di Monica Armani per B&B, (credit P. Savorelli)

Fondamentale elemento di coesione di questo lungo itinerario artistico tra paesaggio, architettura, arte e design è la luce. Fabertechnica di Marco Frascarolo ha lavorato sulla valorizzazione delle singole eccellenze, dalle opere degli artisti a quelle dei designer, dalla scenografia all’allestimento paesaggistico, tessendo una tela unica in un percorso percettivo e narrativo, diurno e notturno, capace di cogliere ogni singolo momento della Casa, enfatizzandola nella sua interezza. Lo spazio e’ stato modellato per creare gerarchie visive, tra tutti gli elementi che conformano la ricchezza di contenuti di Casa Italia senza dimenticare le atmosfere necessarie per accompagnare i momenti di festa che questi spazi celebreranno.

Atrio d’ingresso/scala, (credit P. Savorelli), Giovanni Bonotto
Panorama Italia, 2024, Tessitura gobelin con materiali in plastica riciclata e certificata Global Recycle Standard

 “Abbiamo lavorato sul luogo che ci ospita come sulle opere e gli oggetti che caratterizzano l’allestimento – ha dichiarato Marco Frascarolo –  in modo tale che contenitore e contenuto diventino un unica entità, seguendo il fil rouge “Ensamble” tracciato dal CONI e sviluppato dallo studio IT’S Architettura. Avvicinandosi a Casa Italia, dopo il calar del sole, si attraversa un’opera di Edoardo Tresoldi, in cui la luce, disegnata insieme all’artista, aiuta a leggere la forma, il materiale e le trasparenze. Entrando in Casa Italia si incontrano spazi adornati di opere d’arte e arredi, che si relazionano con il luogo che li ospita, e una attenta calibrazione della luce, a piano terra, ma anche spazi che, pur mantenendo magiche atmosfere, diventano più funzionali, al piano superiore. L’elemento di connessione tra i due piani è costituito dal grande lampadario che accompagna i visitatori lungo la scala monumentale. La luce segue questo filo narrativo, alternando installazioni nascoste in cui la luce – non l’apparecchio di illuminazione – e’ protagonista, con soluzioni dove, all’apparecchio di illuminazione e’ affidato il compito di arricchire lo spazio a livello percettivo. La luce mostra la sua doppia natura: sistema a servizio dell’architettura, dell’arte e del design, ma anche protagonista nella narrazione dell’eccellenza del Made in Italy.

Spazio collettivo con tavoli e sedie di Arper

INFORMAZIONI, CASA ITALIA, Le Pré Catelan, 1 route de la Grande Cascade, Bois de Boulogne, 75016 Parigi. Modalità di accesso, su prenotazione, esclusivamente online: casaitalia.sport; I CREDITS DI CASA ITALIA PARIGI 2024, Direzione del progetto: Lorenzo Pellicelli, Marketing CONI, Concept: a cura della direzione marketing del CONI e di Beatrice Bertini, Progetto artistico: a cura di Beatrice Bertini e Benedetta Acciari, Progetto scenografico: studio di architettura IT’S, Progetto illuminotecnico: Fabertechnica e Massimo Pascucci, Progetto paesaggistico: studio Natura e Architettura, Progetto tecnologico: InformaSistemi, Direzione creativa: Francesco de Figueiredo, Nero Editions, Design d’interni: a cura dall’Atelier Bianca E. Patroni Griffi, Contenuti audio e video: Stand By Me, Identità grafica: Leonardo Sonnoli, Project manager: Mariafederica Pacces Asti, Website: Nero Editions.

Opere di Julie Polidoro, Vincenzo Agnetti, Arredi: B&B Italia: poltrona UP 50 by Gaetano Pesce, Ph CONI ©
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