Si prepara l’edizione del 2024 -16-28 aprile- e il Salone è partito dall’ascolto dei visitatori, delle aziende espositrici e degli stakeholder, tutti coinvolti a vario titolo in interviste sul campo o in tavoli di lavoro più specialistici per coglierne percezioni, desideri e necessità. Così, dal momento che l’approccio human centric suggerisce di porre al centro delle scelte strategiche e di business l’essere umano in una prospettiva sempre più olistica, l’intuizione della Manifestazione è stata quella di affidarsi alle neuroscienze. Una strategia ampiamente diffusa in Europa, tra tutte la Scuola Confluence diretta da Odile Decq che annovera tra i docenti, neuroscenziati, biologi, botanici. Eurocucina, quest’anno al posto della luce (vedremo davvero tante nuove cucine o adeguamenti dei tanti modelli esistenti?) traccia un possibile percorso di innovazione High-tech, ma sarà davvero possibile immaginare la cucina del futuro? Ecologica, capace di contenere consumi, olfattiva, digitale e quanto altro per essere avanti? Chissà se qualche azienda ci stupirà! Vedremo. Lombardini22, prova a immaginare un nuovo percorso espositivo, ma non crediamo riuscirà, nemmeno quest’anno, nell’intento, il Salone è una bellissima, ma complessa macchina, indomabile.
Sono previste due grandi installazioni: una, negli spazi del Salone Internazionale del Bagno, con uno scenografico palcoscenico in cui convergeranno dati, ricerche e innovazioni connessi con le sfide della salvaguardia del pianeta e delle sue risorse; l’altra, nei padiglioni dell’Arredo, rappresenterà un’evocativa messa in scena di spazi e arredi secondo la straordinaria visione di un regista di fama internazionale. E vedremo gli effetti speciali che ci riserverà queste regia! Infine, per chi si troverà a percorrere EuroCucina, molteplici saranno gli appuntamenti e le esperienze legate al Food Design.
Non manca, ad opera della mitica Marva Griffin Wilshire, il SaloneSatellite − dove giovani designer under 35 espongono le loro sperimentazioni. Se Marva ha scoperto tanti talenti lo si deve alla sua tenacia e intuizione, ma questa parte del Salone resta sempre un pò in ombra, mentre qui a nostro avviso dovrebbe concentrarsi la vera innovazione e sperimentazione. Marva e la sua creatura celebreranno i primi 25 anni, con un’edizione speciale in fiera, collocandosi nei padiglioni 5 e 7, e una grande mostra in città presso Triennale Milano, dal 16 al 28 aprile 2024, che racconterà l’universo e i protagonisti della Manifestazione, il suo essere vivaio internazionale di talento, le relazioni e la magia a cui dà vita ogni anno e le tante sorprese di cui è stato foriero.